LA SECONDA VIA
Regia di Alessandro Garilli
Fronte russo 1943.
Non un film di guerra, ma di uomini nella guerra.
Russia. Villaggio di Popowka. Contadini che mietono il grano e distese di girasoli. Il
tenente Sala, al comando di una compagnia di Alpini incontra in una dimensione onirica
alcuni personaggi, protagonisti come lui di quella tragedia storica.
Come scrisse Mario Rigoni Stern, uno dei più noti protagonisti di quegli eventi, “ C’
era la guerra, proprio la guerra più dura, ma io non vivevo la guerra , vivevo cose che
sognavo e ricordavo che erano più vere della guerra”. E questa è la chiave narrativa
del film: quegli uomini, quegli alpini, perduti nel deserto di neve dell’infinita steppa
russa, si trovavano, infatti, a percorrere “una seconda via”, alternativa alla drammatica
realtà che stavano vivendo, dove sogni, ricordi ed emozioni si confondevano fino a
condurli in stato di coscienza alterato, in una dimensione emozionale che li spingeva
oltre la consueta percezione del tempo e dello spazio.